sabato 28 agosto 2010

Live Report: Armageddon In The Park 2010



Ed anche quest’anno all’Armageddon in the park. Eh sì, perché dopo la positivissima esperienza della scorsa estate, non potevo non fare il bis; in primis perché l’atmosfera che si respira in quell’angolino molisano di S.Giacomo degli Schiavoni è quella intima ed accogliente dei piccoli metal meeting, fatti di gente animata da vera passione, di stand in cui trovare piccole chicche, di salsicce, arrosticini e birra (che per me scorrerà a fiumi nel corso della serata). In secondo luogo, un bill interessante e piuttosto vario, reso ancora più invitante dal ridicolo prezzo di ingresso (10€, e pensate che fino allo scorso anno la manifestazione era addirittura gratuita!), unito a quello di cibo e bevande (5€ per un paginone alla salsiccia, salse incluse, ed una 0.4 di birra è roba che dovrebbe far scuola nei festival nostrani).

Dopo questa, doverosa, introduzione, passiamo alla musica:
a causa dei ritardi per il montaggio del palco (colpa della pioggia, che fortunatamente si è fermata in tempo) i Trodden Shame salgono sul palco con un cospicuo ritardo sulla tabella di marcia. Poco male però, i nostri nonostante il poco tempo a disposizione riscaldano a dovere il pubblico col loro miscuglio di thrash e hardcore. Nel corso della loro esibizione i fonici hanno inoltre avuto modo di affinare i suoni.
Salgono quindi sul palco i bolognesi Murder Therapy, monchi però del loro cantante. I nostri però riescono a non farne sentire troppo la mancanza, viste le trame estremamente varie ed intricate del loro death metal, riproposte senza sbavature. Peccato però per la staticità dei musicisti sul palco, un po’ di movimento in più avrebbe reso la loro performance sicuramente più coinvolgente.
Si viene intanto a sapere che non saranno i Death mechanism a calcare ora le scene, a causa dei ritardi accumulati. Notizia triste per chi, come me, era davvero curioso di vederli in azione, ma in seguito verremo in parte consolati.
Seguono quindi i teramani Sawthis. Ora, sarà che il carisma del loro precedente frontman è difficile da bissare, sarà che la loro svolta verso il metalcore è stata da me meno che apprezzata, sarà che l’incitamento a saltellare lo trovo più adatto ad una lezione di jogging che ad un concerto di metal estremo, ma non ho trovato punti d’interesse nella loro esibizione. Peccato, davvero.
A farmi riprendere però da questa cocente delusione, arrivano i Sadist. L’accusa che si muove ultimamente all’act genovese è quella di stare un po’ “come il prezzemolo” negli eventi live della penisola, e, seppure non mi sento di dire che sia infondata, preferisco vedere e rivedere loro piuttosto che gli altri “prezzemoli nazionali” (uno dei quali seguirà a breve). La loro performance è come al solito perfetta ed efficace, nonostante un pubblico non eccessivamente partecipe, e che si risveglia sui vecchi classici (“Tribe” in primis) piuttosto che sui nuovi brani, che comunque risultano più che gradevoli in sede live.


E’ quindi il momento del personaggio più discusso della serata. Chi vorrebbe bruciarlo come lui stesso predica, chi lo ritiene una specie di profeta e santo. Fatto sta che di quest’ultima categoria una caratteristica la ha: l’ubiquità. Sembra infatti che Pino Scotto sia presente ovunque si svolga un evento metal. La prima volta magari si va a vederlo per curiosità (o per farsi due risate dicono i maligni), ma la monotonia del suo show si svela presto. I brani dei suoi dischi vengono eseguiti con la giusta energia e con un piglio vocale apprezzabile, ciò che però porta allo sfinimento sono le reiterate filippiche di Scotto, fatte di luoghi comuni, offese scontate e di una banalità sconcertante.
Il morale, però, rimane alto, anzi, altissimo. Sappiamo tutti, infatti, che di lì a poco si consumerà il vero massacro della serata. E massacro è, ed il mio posto al centro della prima fila mi permette di godermelo appieno. Le bordate thrash offerte dal gruppo sono un’occasione imperdibile per darsi a pogo, headbanging e crowd surfing e la band sciorina i suoi pezzi come fossero cartucce di un fucile. Lo show viene interrotto nel mezzo per dare spazio ai Death Mechanism (che ricordiamo avere il batterista in comune coi Bulldozer) ed al loro thrash al fulmicotone, decisamente apprezzato dagli spettatori. Si torna però presto alla storia, ed i Bulldozer ci danno il colpo di grazia con una seconda serie di brani, brani che vedono un coinvolgimento totale del pubblico, impegnato a darsele di santa ragione (ed io come al solito non mi tiro indietro), e, durante classici come “Ilona the very best” quasi a piangere per l’emozione.



Una prestazione che qualsiasi amante del metal fatto di sangue e sudore ricorderà per tutta la vita.
Chiude la serata il discorso dell’assessore regionale, che bissa quello dello scorso anno del sindaco della cittadina. Inutil dire che chiunque c’era è tornato a casa col sorriso e con la speranza di essere di nuovo lì l’anno prossimo, a supportare un evento che ha tutte le carte in regola per crescere.



Nota.: l’autore si scusa per la non ottimale qualità delle foto, ma, poco professionalmente, aveva alzato un po’ il gomito.


Foto e report by

Mirco “AbysS” Gnagnarelli

giovedì 26 agosto 2010

Recensione: Hour Of Penance - Paradogma



Genere: Death Metal

Uscita: 2010 / Unique Leaders Records

Tipo: Full-Length

Tornano i capitolini Hour Of Penance dopo il devasto di "The Vile Conception" con questo "Paradogma" che presenta 10 canzoni brutali e con una sottile vena epica fatte di ultravelocità e mid-tempo trita ossa e qualche sperimentalismo. Mauro alla batteria è sempre la solita sicurezza sempre sugli scudi a mitragliare per tutti i 37 minuti del disco e poi Francesco con il suo devastante growl a rendere ancora più lacerante il sound del gruppo e poi da non dimenticare il grandissimo lavoro oscuro ed epico di riffing da parte di Giulio . In questo disco non ci sono solo velocità assassine, ma anche rallentamenti come nel caso di Malevolence Of The Righteous e Apotheosis con la prima che presenta un mid-tempo roccioso e pesante come una badilata sulla nuca e la seconda un brano sperimentale con parti di tastiera cyber e voce recitata con sparata nel finale. Oltretutto  il brano successivo Caged Into Falsehood sembra ancora più old school per via del distacco tra il mid e la velocità di quest'ultima!
Orgoglio brutal Italiano

VOTO: 8.5/10
 
Tracklist:
 
1.   Paradogma
 
2.   Thousands Of Christs
 
3.   The Woeful Eucharisty
 
4.   Malevolence Of The Righteous
 
5.   Caged Into Falsehood
 
6.   Incestuous Dynasty Of Worms
 
7.   Adversary Of Bigotry
 
8.   Incontrovertible Doctrines
 
9.   Spiritual Ravishment
 
10.  Apotheosis
 
 
Matteo "Marciottide"
 
 
Contatti: http://www.myspace.com/hourofpenance
 

giovedì 5 agosto 2010

Recensione: A Buried Existence - Ferocity



Genere: Death

Uscita: 2008

Tipo: Promo

Promo datato 2008 per i calabresi A Buried Existence. Chi sono gli ABE? Una super band che raccoglie il meglio che la scena estrema metal e hardcore calabrese ha dato, il combo è composto da: Gianluca Molè dei Glacial Fear alla chitarra, Marco Verardi dei Land Of Hate alla voce, Tat0 degli Zora al basso e Alessandro Vinci alla batteria.

Cosa propongono i nostri? Un death a tinte thrash abbastanza tecnico che va a sottolineare le doti dei Nostri. Musicalmente il promo scorre abbastanza bene, riesce a trascinare e a non annoiare. La poca durata porta un punto in più rendendolo direttamente "in your face", le ritmiche schizzate e la voce mi hanno ricordato in parte i Sadist (non parlo nè di plagio nè di scopiazzamento). Grazie anche alla loro esperienza gli ABE si dimostrano già pronti e preparati per il loro full e come leggo dalla loro pagina MySpace i lavori stanno andando alla grande. Aspettiamo aspettiamo intanto ci hanno dato un ottimo assaggio.

VOTO: 6.5/10

Tracklist

1. Revenge

2. Perverted Church

3. Reborn In The Sick

4. New World Disaster


Salvo "S."


Contatti: http://www.myspace.com/aburiedexistence

mercoledì 4 agosto 2010

Recensione: Inguine di Daphne - embrionAria



Genere: Gothic

Uscita: 2010

Tipo: Full-length


Innanzitutto non si sapeva chi dovesse recensire questo album. Il sottoscritto, Mirco e Marcio sono stati colpiti da una tempesta di orgasmi multipli con l'aggiunta di deliri di onnipotenza tutto a causa dell'incombente nuovo EP degli Autopsy. Bene cazzate a parte devo dire che questo disco è stato un ascolto difficile.

Non fate caso al termine Gothic scritto lissù sulla sinistra (termine fin troppo riduttivo in questo caso): i ragazzi ci portano una sorta di musica visiva immaginando scenari derivanti dal '900 (almeno è quello che posso dedurre dalle foto). Sperimentare è forse il termine più appropriato, sanno uscire fuori dagli schemi e uniscono la loro musica caratterizzata da note "teatrali" e decadenti ai loro testi poetici. Musica d'avanguardia? Forse, di certo non mi aspetto che un thrasher ascolti questo album. Penso che si debba essere nelle condizioni mentali giuste per ascoltare tale lavoro, le atmosfere gotiche (ovviamente non mi riferisco alla moda darkeggiante degli ultimi tempi) insieme ad un certo feel melodrammatico fanno cadere le numerose immagini e/o fantasie presenti. Il senza voto che vedrete lì sotto non rappresenta nè una bocciatura nè una promozione, sono quei prodotti che vanno ascoltati senza paraorecchie perchè qui si va oltre la musica. 


VOTO: sv 

Tracklist 

1. dalla trakea 

2. aneMia 

3. mercuri mortali 

4. mero,nero,notturno 

5. La mattanza della serpe 

6. E o Z 

7. OscuricidiO 

8. Placenta 

9. Kirurgia 


Salvo "S." 


Contatti:  http://www.myspace.com/inguinedidaphne

martedì 3 agosto 2010

Intervista a: Zora



Allora ragazzi,come ve la passate ? Cosa bolle in pentola per gli Zora? Avete novità interessanti da darci?

FLAVIO : Tutto bene qui ! Ci sono molte novita' in casa Zora , prima fra tutte l'uscita di GORE per la Bloodred Horizon Records dopo molti slittamenti non dipesi da noi . Al momento ci stiamo riorganizzando in vista del concerto del 21 agosto al Tarantula di Sellia Marina ( CZ) con Land of Hate , Ultimo mondo cannibale e AMORPHEAD che sara' il primo impegno della prossima stagione di concerti degli ZORA : nel frattempo abbiamo iniziato a vedere i pezzi nuovi che Tat0 sta preparando per il successore di GORE , appena saremo di nuovo tutti e 3 in sala ci butteremo a capofitto nel lavoro !

 
Come procede la vostra attività live? Per una band come la vostra,quanto è importante rapportarsi con il pubblico ?
 
FLAVIO : Nonostante la distanza che ci separa cerchiamo di pianificare in modo dettagliato le nostre uscite live in modo tale da poter organizzare un calendario preciso che tenga a mente le esigenze di ogniuno di noi 3 : la musica e' la nostra passione ma purtroppo non ti da da mangiare a differenza dei normali lavori che facciamo ogni giorno ... Suonare dal vivo e' la benzina di ogni band ,lo scambio di energia con il pubblico e' pura adrenalina ed in un genere "molto fisico" come quello che facciamo diventa un elemento fondamentale !!!

 
Parlando della discografia degli Zora,quale è il lavoro che più vi ha dato soddisfazioni a livello personale,e quello che invece ha ottenuto maggiori responsi positivi dagli addetti ai lavori e dal pubblico ?

Tat0 : viene difficile per noi fare dei confronti fra i lavori che abbiamo fatto fin ora, perché ognuno di essi è una storia a se, il fatto è che non ci siamo mai prefissi ciò che doveva venir fuori, non ci poniamo il problema di fare un disco death metal o di farlo thrash o brutal e via dicendo, incidiamo quello che abbiamo in mente pensando solo ed esclusivamente ad esprimere in pieno il messaggio che abbiamo intenzione di lanciare volta per volta … fin ora siamo sempre rimasti soddisfatti de risultato finale, sotto ogni aspetto, finchè avremo da gridare continueremo a scrivere fregandocene altamente del giudizio o delle facili e settoriali etichette che possono esserci appiccicate da addetti ai lavori e non …

 
Da non molto Flavio (Disease - Sudden Death ) è entrato in formazione ? Puoi parlarci dello split avvenuto con la precendente formazione? Cosa vi ha spinti a contattare Flavio?
 
Tat0 : beh Flavio è ormai da più di un anno che è entrato a far parte della famiglia, ed in questo “breve” tempo abbiamo avuto modo di fare diversi concerti e di prepararci alle imminenti registrazioni del primo cd con lui, confermando quanto già ci aspettavamo in merito alle sue qualità di gran persona e di gran musicista, non per nulla abbiamo subito pensato a lui quando si è trattato di sostituire Peppe ( il vecchio cantante/chitarrista ), siamo davvero soddisfatti insomma, in tutto e per tutto. Lo split precedente all’ ingresso di Flavio era in programma da tempo, con Land of hate Smashhead e Deathcrush c’è una sincera stima ed amicizia reciproca che va vanti ormai da molto tempo, dopo aver fatto diversi concerti insieme e diviso diverse situazioni anche extra musicali questo legame doveva essere coronato con una bella release che riunisse i nostri 4 urli in un unico estremo sfogo, e ne è venuto fuori appunto “4 ways to screma your hate” uno split che ci auguriamo sia seguito da altre collaborazioni con gli stessi gruppi

FLAVIO : Io gia' conoscevo gli Zora e la loro musica prima del mio ingresso nel gruppo , capito' anche di suonare insieme qualche anno fa' quando io ero ancora nei Sudden Death , la loro musica mi colpi' da subito al pari dell'attitudine onesta e vera di gente che ama la musica e ci si dedica con passione tenendo i piedi per terra. L'anno scorso , qualche mese dopo che avevo lasciato i Sudden Death , Tat0 mi ha contattato spiegandomi che erano alla ricerca di un nuovo cantante chitarrista chiedendomi se potevo essere interessato : per me e' stato un grande onore e una bella sfida , Peppe il precedente cantante chitarrista per anni ha svolto un lavoro egregio , mantenere un cosi' alto livello di qualita' e' stato per me un grosso stimolo a lavorare al massimo delle mie possibilita' , fortunatamente in questo sono stato aiutato alla grande sia da Tat0 che da Ale i quali mi hanno fatto sentire subito a mio agio confermandosi grandissime persone oltre che ottimi musicisti ! Ora abbiamo all'attivo gia' qualche concerto in giro per l'Italia e oltre (abbiamo suonato in Albania a Tirana lo scorso maggio e a San PietroBurgo in Russia a fine ottobre del 2009) e le cose vanno molto bene !


Provenite dal sud Italia,zona che purtroppo non offro molto alla musica,soprattutto se la musica in questione è il death metal più oltranzista... quanto è stato difficile tener duro per andare avanti ?

Tat0 : Guarda il fatto di vivere nel profondo sud è stato in qualche modo il motivo stesso del fare musica estrema riversando in essa ogni repulsione che giorno dopo giorno sentiamo nei confronti di tutto ciò che ci circonda … non ci è mai interessato il fantomatico “piedistallo” o le facili e belle vetrine, facili perché sappiamo tutti bene che ormai in Italia per avere degli spazi la quasi totalità dei gruppi versa la mazzetta all’ “agenzia” di turno credendo così di comprare il successo … per quanto ci riguarda i problemi del fare musica estrema e di non avere una larga fetta di ascoltatori non ci può fregare di meno, ci basta la soddisfazione di realizzare ciò che abbiamo in mente senza fronzoli e senza compromessi, una volta soddisfatti di ciò che abbiamo fatto tutto il resto non ha importanza, dopotutto non siamo iscritti a nessuna gara e né tanto meno ci aspettiamo le stelle essendo consapevoli di vivere in Italia e di fare musica controcorrente ….


Ti va di parlarci dell´esperienza al Sikelian Hell Fest e di tutto quello che ha preceduto i giorni del festival ?

Tat0 : La faccenda Sikelian Hell Metal Fest è stata veramente triste e squallida sotto diversi aspetti, un ennesima conferma del fatto che al sud non si è ancora pronti ad avere gli spazi che altrove sono all’ordine del giorno.
Noi Zora non ci abbiamo suonato a causa di alcuni intoppi dipendenti da spostamenti e organizzazione ( nostra ) ma abbiamo ugualmente seguito il tutto con interesse e solidarietà verso chi si è fatto in quattro per erigere questa cattedrale nel deserto che ha incontrato agghiaccianti ostacoli che hanno minato alle sue fondamenta … ad una settimana circa dal fest la parrocchia locale ( Alcamo vicino Trapani ) è stata presa da improvvise mestruazioni ed in combutta con le istituzioni locali hanno fatto in modo di annullare questa tre giorni di musica con motivazioni a dir poco assurde e da medioevo, a detta del Vescovo si trattava di un raduno di satanismi che avrebbe deviato le menti dei giovani del luogo e quindi ha fatto in modo di fermare questo scempio, ovviamente sono partite petizioni e lamentele contro queste gravi e pesanti calunnie in tutto il web e riviste cartaceee di settore e non, tanto che a tre giorni dal fatidico giorno le istituzioni si sono viste “costrette” a dare il via libera per lo svolgimento del fest, ma ormai era ovviamente troppo tardi, la frittata era stata fatta e tutta la gente che doveva venire a passare questi tre giorni sapendo dell‘ annullamento hanno disdetto prenotazioni e quant’ altro, così che alla tre giorni hanno partecipato in media un centinaio di persone a giorno, una tristezza infinita ….
Mi viene da pensare che non meritiamo quello che vogliamo, perché quando poi il piatto ci viene servito siamo subito pronti a trovarci dentro la mosca che ci spinge a rifiutarlo, e dico questo perché va bene le ingerenze di chiesa ed istituzioni, ma è anche vero che se tutto il gran vociare che si è fatto fosse continuato anche dopo per far sapere che il fest si sarebbe cmq svolto molto probabilmente parecchia gente che vive li nei pressi ( calabria e sicilia ) sarebbe venuta cmq … ma così non è stato … quasi come se fosse stato più di interesse approfittare della situazione per scagliarsi contro chiesa ecc piuttosto che per amor di musica ….

 
Lascio chiudere a voi come meglio credete...a presto ragazzi

Tat0 : Grazie per questa conversazione e per lo spazio che ci offri ci fa davvero molto piacere, speriamo di incontrarci, con te e con chi leggerà questa intervista, presto a qualche concerto, per ogni informazione potete visitare il nostro myspace www.myspace.com/zoraxperiment o scriverci all’ indirizzo zoraexperiment@yahoo.it.  Ci auguriamo che i pochi che in Italia vivono della nostra stesse passione continuino a fregarsene del giudizio dei benpensanti e dei paraocchi che quotidianamente ci ritroviamo a combattere, la nostra è passione pura e sincera non è moda, questa è la cosa ci differenzia da tutto la merda che in Italia regna sovrana …. Andiamone fieri e sempre a testa alta !

FLAVIO : Ci vediamo in giro , cercate GORE e sparatelo al massimo volume per la gioia dei vicini ahahah !!


 
 
Federico Falcone
 

Intervista a: Disease



Allora Flavio..ti va di ripercorrere la carriera dei Disease dal vostro esordio del 1995 "Dark heart behind " fino al " A circular decade in motion " del 2008?

Un saluto a tutti !

I Disease si sono formati per mano mia e di mio fratello Massimo nell'autunno del 1994 ,l'intento iniziale era quello di suonare thrash death metal sulle orme dei gruppi che amavamo di piu' tant'e' che nell'estate successiva registrammo il nostro primo demo "DARK HEART BEHIND" nel quale grosso modo centrammo il nostro obbiettivo . Da li in poi nacque in noi la voglia di fare cose differenti cercando di sperimentare sonorita' diverse seguendo la scia di tutti quei gruppi death metal che nella prima meta' degli anni'90 ruppero l'integralismo del genere con sfumature nuove , aprendosi alla melodia e a spunti progressivi. Anno dopo anno abbiamo cercato di migliorare il nostro suono percorrendo una lunga strada fatta di concerti e registrazioni , risolvendo man mano innumerevoli grane , cambi di formazione , scazzi e tutto cio' che contraddistingue la vita di una band. Nel 2005 a 10 anni esatti dal primo demo finalmente abbiamo pubblicato il nostro debut album "5th wave , endless" che ancora oggi considero un capitolo importantissimo del nostro cammino e del quale sono molto fiero . 2 anni fa' invece abbiamo registrato in presa diretta nella nostra sala alcuni vecchi brani riarrangiati che sono diventati il mini "A CIRCULAR DECADE IN MOTION " che trovate in free download nel nostro sito http://www.diseasemetal.it/ .

Ora siamo concentrati sugli arrangiamenti finali delle nuove canzoni che se tutto va bene registreremo a settembre prossimo : i brani ci piacciono molto sono l'evoluzione naturale e la prosecuzione di " 5th wave, endless " , quindi un misto di thrash e death metal mixato a parti prog e molta melodia


Quale è stato il punto più alto dei Disease dal momento della loro formazione,ad oggi? Ci sono stati momenti in cui hai pensato di gettare la spugna?

Punti alti mi vengono in mente la data di supporto ai SADUS 3-4 anni fa',comunque ho moltissimi bei ricordi della nostra esperienza musicale ... momenti  bassi ce ne sono stati molti , la sfortuna spesso ci ha seguito con insistenza, pero' all'effettivo la nostra soddisfazione maggiore rimane semplicemente il suonare la nostra musica , per me e' un'enorme fortuna poterlo fare da quasi 16 anni , non posso lamentarmi di niente !


Fammi il nome di quelle che secondo te,allo stato attuale delle cose,sono le 5 migliori band italiane..

Ci sono tanti gruppi che fanno ottima musica e che si fanno il cosidetto mazzo fregandonese dei canali convenzionali in cui sempre piu' band si infilano per avere i loro 30 secondi di successo . Per fortuna ci sono ancora band come i miei amici Ultimo Mondo cannibale che si fanno in 4 allargando il loro pubblico DA SOLI senza l'aiuto di nessuno , guardando intelligentemente oltre i confini del nostro bel paese di merda in cui diventi Paul Stanley pagando 2-300 euro al mese ... Col sudore e con la passione loro si sono creati un vero seguito , hanno trovato un'etichetta STRANIERA che stampa i loro lavori promuovendoli a dovere ( qui da noi la parola promozione viene usata solo a scuola) , suonano costantemente all'estero : per molti chiacchieroni dovrebbero essere un esempio di come andrebbero fatte le cose e sopratutto di come dovrebbe funzionare l'underground di merda italiano che per me e' senza speranza nella sua forma attuale ... Altri nomi di gruppi che stimo per il loro operato sono i Dr Gore ,L'ira del baccano ,Land of Hate , Glacial Fear , logicamente gli Zora (nei quali suono) , Tsubo, Infernal Poetry e molti altri . Per fortuna qui c'e' fermento , il resto per me non conta .


La musica si sa,è fatta di mode,negli ultimi anni anche l'universo heavy metal non ha fatto eccezione,riproponendo band di decenni orsono (e di dubbio gusto e valore) che sono state riscoperte grazie al trend del momento..la mia domanda è questa: pensi che questa ondata di new-thrash che ormai intasa il mercato discografico,abbia portato il nostro genere preferito ad un livello di mainstreaming come poche volte in passato? Quanto pensi possa fruttare a tutto l´heavy metal in generale seguire le mode? Chiaramente questo provoca la poca spontaneità ed una mancanza di ricerca dell´originalità che ha permesso al metal di evolversi negli anni,stiamo quindi attraversando un periodo buio nonostante le luci della ribalta?

Parli con una persona che odia a morte questo revival , a me solo sentire parlare di MUNICIPAL WASTE ecc. mi fa sentire male .Una settimana fa tutti erano death metaller old style , 2 giorni fa grinders , oggi tutti THRASHER : addrittura e' tornato di moda parlare delle liti tra Megadeth e Metallica avvenute nel 1983 !!! Per me la musica deve per forza guardare avanti , non puoi tornare indietro di 25 anni facendo finta che tutto questo tempo non sia passato .Io ho 34 anni e ho vissuto il periodo d'oro dei gruppi storici come Megadeth,Slayer ,Metallica ecc , vedere nel 2010 questa marea di smanicati di jeans con le toppe sopra mi disorienta non poco perche' ce ne sono piu' oggi che all'epoca ... Poi troppi sapientoni in giro , tutti in cerca del vinile o del cd del gruppo piu' sconosciuto alla ricerca di chissa che , pronti a vomitare su cio' che esce sul mercato oggi a prescindere dalla qualita' ! Per fortuna ci sono moltissimi gruppi che guardano avanti cercando di dare senso alla loro esistenza seguendo un proprio percorso e mettendo la musica davanti a tutto , al contrario di chi pensa solo a come vestirsi per andare on stage cercando di riesumare i jeans attillati del vecchio zio metallaro 50ntenne che fanno tanto anni'80 . Guardare avanti non significa non riconoscere o non rispettare cio' che e' stato (chi mi conosce sa bene quale sono i miei gruppi preferiti), quello che i grandi della musica hanno donato ai fans e' un regalo immortale che vivra' per sempre : il bagaglio musicale ce lo portiamo dentro come esperienza per crescere e arricchirci , chi si accontenta di riciclare cio' che e' stato spacciandolo per nuovo e' destinato a scomparire nel momento in cui il trend inevitabilmente muore ,la storia insegna .



Con il passare degli anni,mi convinco sempre più che la scena italiana,sebbene ancora underground,sia piena di gruppi realmente validi,alcuni originali e personali,altri meno,ma comunque competitiva con le altre scene del resto d´Europa. Carenza di strutture,di promoter seri e professionali e di troppa esterofilia,sono gli unici problemi da affrontare,oppure c´è altro che impedisce di fare il cosiddetto "salto di qualità" ?

Di quale scena parliamo ? Di quella dei roster delle innumerevoli agenzie che proliferano per l'italia ? Di quella di chi paga per suonare invece di investire i soldi in strumentazione e nella registrazione di un demo (ma tanto oggi i demo chi li fa piu', tutti sono pronti a pubblicare il loro disco dopo solo 2 prove in saletta ). La scena italiana non esiste , eravamo competitivi con il resto del mondo fino a 10-15 anni fa' , ora siamo un paese che nel 99,9 % dei casi copia e scimmiotta male quanto fatto altrove arrivando sempre in ritardo cronico mancando da sempre il momento giusto . Essere competitivi all'estero non vuol dire avere 3-4-5 gruppi di cui si parla sui nostri giornaletti specializzati ... una scena forte ha bisogno di una base solida di gruppi che costruiscono e cosituiscono il movimento, guarda cosa sta succedendo in Polonia da una decina di anni ,non so se mi spiego parlo della "POLONIA" un paese che per anni e' stato sinonimo di poverta'in tutta europa e nel mondo , eppure ora musicalmente ci sputano in testa . Noi siamo ancora il terzo mondo della musica rock/metal , mancano locali , strutture , per suonare in certi posti ti devi prostituire ,non vieni tutelato , ne pagato , vieni trattato con zero rispetto , addirittura succedono storie come quella del Sikelian che e' roba da inquisizione spagnola !! Inoltre c'e' troppa invidia , molti preferiscono parlare male di chi si muove e fa qualcosa ,smerdare il duro lavoro di chi ottiene qualche piccolo risultato piuttosto che supportare ,andare ai concerti (e' vergognosa la media delle presenza agli eventi underground). L'esterofilia di cui parli nella domanda c'e' sempre stata e da una parte la capisco pure , in fondo i grandi nomi che tutti amiamo vengono sempre da altri paesi , pero' se un gruppo italiano ti permette di scaricare in free download il proprio album perche' non dargli una possibilita'? Misteri del popolo metal , lo stesso che si indigna per cio' che e' successo al Sikelian , si espone con piu' di 4000 firme nella petizione per lo svolgimento del fest , poi quando si vince ed il concerto puo' essere svolto NESSUNO CI VA' !!



Avrai già realizzato molti dei tuoi obiettivi con i Disease, e stare assieme da 15 anni,immagino sia uno di questi..il prossimo obiettivo o sogno nel cassetto,quale è ?

Il mio unico sogno e' quello di continuare a suonare la musica che amo ancora per molto tempo , in liberta' cercando di migliorarci come band e come musicisti. L'obiettivo prossimo e' registrare il nuovo album per chiudere un ciclo e guardare avanti.
 
 
Ok Flavio,grazie della disponibilità...chiudi come meglio credi

Grazie della disponibilita' e per la possibilita' che ci hai dato di far sentire la nostra voce , e' un regalo prezioso di cui ti sono grato .Il mio messaggio sopratutto ai piu' giovani e' quello dirompere le barriere e di non omologarsi , il metal e' sempre stato anticonformismo ed espressione di  liberta' , non esiste che qualcuno decida chi in Italia rappresenti il movimento , oppure indichi come bisogna fare le cose ... supporto a chi lo merita , a chi dimostra le cose coi fatti e non con semplici parole e false promesse !Non pagate per suonare , non credete a niente che non sia il frutto del vostro personale lavoro !



Contatti band: http://www.diseasemetal.it/


Federico Falcone