sabato 27 novembre 2010

Recensione: Movimento d'Avanguardia Ermetico - Stelle senza luce



Genere: Black Metal

Uscita: 2010 / Kunsthauch

Tipo: Full-length

E' stato difficile giudicare il primo full dei piemontesi Movimento d'Avanguardia Ermetico. Seguendo la band da molto tempo ho avuto difficoltà con i primi ascolti, togliete completamente il raw black metal delle prime due demo. I Nostri propongono una base depressive black che va a rifarsi anche in alcune parti atmosferiche e nel tanto ultimamente amato postblack metal (l'intro della bellissima "Spazi remoti di abissi interiori" mi ha ricordato molto gruppi come Lantlos, Alcest), mostrando la decadenza sonora e la malinconia che parecchi francesi hanno reso famosi. Cosa rappresenta questo disco? Un viaggio verso gli abissi più oscuri, potrebbe rappresentare un sogno o un incubo, un paesaggio innevato oppure un albero spoglio. Tanti sono gli scenari, su ogni singola nota un momento di trance, di panico oppure un senso di vuoto. Date voi la libera interpretazione, qui si va su altri mondi. Una maturazione dal punto di vista musicale che ha fatto solo bene (senza levare nulla ai precedenti e ottimi lavori), sicuramente una delle migliori uscite in ambito black nostrano di questo 2010.

VOTO: 8.5/10

Tracklist

1. Decade di isolamento e aristocratico distacco

2. Ritorno alle porte dell'essere

3. Spazi remoti di abissi interiori

4. Falchi d'acciaio oltre la nebbia

5. Quando l'onore sfida l'infamia


Salvo "S."

giovedì 18 novembre 2010

Intervista a: Hybris


I black metallers romani Hybris sono,a parere del sottoscritto,uno dei gruppi più promettenti ed interessanti nello scenario underground della Capitale!Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Agatunet,Meim e Thanatos,rispettivamente chitarrista ritmica/tastierista,bassista e cantante della band! Qui sotto potete trovare il resoconto del “botta e risposta” scaturito dalle mie curiosità riguardo al loro progetto!In caso voleste approfondire  la loro conoscenza,visitate http://www.myspace.com/hybrisblack e non ve ne pentirete!
 

 
Ciao ragazzi,benvenuti su MOA Webzine!Per prima cosa direi di iniziare l’intervista presentandovi ai nostri lettori!

Meim:“Ciao, siamo gli Hybris e vi spacchiamo il culo.”



Agatunet:“Ciao a te!Il progetto nasce nel non troppo lontano 2007 come progetto never-play-live sotto il nome di Yggdrasil (pagan black metal) con Mictian alla chitarra solista, Antimonio al basso e Agatunet alla chitarra ritmica e tastiera con l’idea di un progetto never play live.. Il 2008 però porta dei cambiamenti oltre che al nome che muta in Hybris anche l’abbandono dell’impronta never play live; l’ingresso di Thanatos alla voce e di Ex Mortem alla batteria spinge i tre membri fondatori ad avventurarsi nel mondo dei live tanta la sintonia che si riesce a trovare da subito con le 2 new entries.. Tant'è che qualche mese dopo esce il primo disco 'Hybris' e saltano fuori i primi live.. purtroppo il 2009 vede anche delle cose spiacevoli come l’uscita dal gruppo di Antimonio.. E alla fine, dopo vari cambiamenti di line up l ingresso di Meim nel gruppo nel 2010!”


Come mai avete scelto proprio questo nome?In che modo si ricollega al progetto musicale?

Thanatos:“Nella tradizione greca,in special modo nella tragedia,Hybris era una sorta di peccato supremo,era il peccato di arroganza verso gli dei e chi se ne macchiava ne scontava le conseguenze in maniera spesso piuttosto teatrale,direi che potrebbe quasi essere associato alla blasfemia o anche all'eresia ma con un significato più "filosofico"

Meim:“ E’ un po' come un gran "Vaffanculo" a tutti quelli che pensano di saperne di più. Rappresenta la ribellione all'autorità massima, che poi non è il Cristianesimo né lo Stato: è quella che noi stessi ci creiamo dentro di noi. E poi è corto e sta bene sulle magliette”

Thanatos:“La scelta del nome é stata dettata dalla volontà di scegliere un monicker più vicino alla nostra cultura che non a quella nordica come il precedente Yggdrasill,oltretutto era una sorta di rinascita dopo l'ingresso mio e di Ex Mortem nella formazione.”

Agatunet:“Il progetto in equal modo racconta di una sorta di mondo costruito dalle nostre 5 menti, che si eleva al di sopra delle menzogne che ci circondano..”


Cosa vi spinge a suonare black metal?Quali sono le vostre influenze musicali?

Agatunet:“Personalmente non ho capito da subito che il black metal fosse la mia strada.. E’ capitato piano.. E’ successo non molto tempo fa, all’incirca sono 3 anni che lo suono e ci investo una gran fetta della mia vita in Hybris, quello che mi spinge a farlo è quello che provo quando compongo pezzi, quando sono in sala prove e quando suoniamo dal vivo.. Credo sia il genere con cui riesco a esprimermi al meglio, ecco cosa mi spinge.. Per quanto riguarda le influenze purtroppo credo di essere la meno 'aperta mentalmente' ahimè.. Tanto tanto true norwegian black metal, depressive e atmospheric black metal.. Impazzisco per i Summoning, i Taake, Cirith Gorgor, Wolves in the Throne Room e classici quali Nargaroth, Gorgoroth, Immortal, Horna.. Progetti one man band come Elffor, Burzum (mi sembra ovvio!!) e Coldworld....”

Thanatos:“Il Black Metal é un genere che si presta molto più di altri alla sperimentazione,basti pensare a gruppi come gli Shining o i Wolves in the Throne Room e paragonarli a gruppo come Gorgoroth o Immortal,tutti modi diversi di fare black metal. Le mie influenze musicali sono le più disparate,dai Devo ai 1349 passando per Iron Maiden e Metallica,fondamentalmente sento un pò tutto il metal,tranne i generi nuovi che non mi piacciono molto,cmq potrei sintetizzare dicendo semplicemente Bathory, primi Mayhem,Immortal,Satyricon ed i primissimi Cradle Of Filth".

Meim:“Io personalmente suono black metal perché mi permette di esprimermi a un livello che altri generi non permetterebbero. Fanculo a tutti gli oltranzisti, io nel black metal trovo libertà espressiva e commistione di vari generi. Soprattutto punk. E poi lo suono perché sono incazzato. Influenze? Cerco di mettere dei ritmi jazz nei miei passaggi, ma anche di tirare delle sane sberle in stile Dismember sulla ritmica. Dal vivo prendo molto dai Mötley Crüe: ho suonato glam per anni, e ho ancora quelle movenze, quella voglia di saltare sui tavoli. Mi piace mostrare che mi diverto, e voglio che la gente si diverta come me. Voglio che tutti bevano e tutti si sbronzino. Musicalmente, si basa tutto su melodia e schiaffi in faccia. Hai presente i NOFX? Ecco. Come influenza musicale superiore metto sempre i Clash. Sono davvero "l'unico gruppo che conta", come li definivano all'epoca.”


Di cosa trattano i vostri testi?C’è una sorta di filo conduttore che si allaccia alle tematiche delle vostre canzoni?

Agatunet:“Credo che a questa domanda dovrebbe rispondere il buon Thanatos, è il suo mestiere...!Lascio carta bianca a lui,ad ogni modo si parla di storie,mitologia,voglia di ritorno alle antiche radici e l’odio verso la menzogna odierna,la battaglia dell’uomo”

Thanatos:“Le tematiche dei testi degli Hybris sono perlopiù incentrate sul tema del paganesimo,ma prendono spunto anche dalla vita e dal rapporto con essa,nonché da situazioni personali che ho vissuto,le nostre posizioni nei confronti della Chiesa e della religione dovrebbero essere abbastanza chiare a tutti,e,sinceramente non credo che il cristianesimo dovrebbe essere "assimilato" alla cultura italiana.”


Come nasce solitamente una vostra canzone?Utilizzate un metodo fisso di composizione?

Meim:“Sì:la jam in sala.Qualcuno se ne esce con un riff, lo seguiamo,Alessio(Ex Mortem,ndr.) ci fa i suoi magheggi alla batteria,poi cambiamo melodia,variamo fra maggiore e minore, svisceriamo ed esploriamo.Quello che ci sta bene lo mettiamo.Io cerco di tenere i pezzi più lineari possibile, perché mi piace la canzone quadrata,quella in cui la gente prende a testate il muro.Quando scrivo roba mia seguo un filo conduttore:strofa, ritornello, strofa, ritornello. Quando scriviamo assieme diamo forma al caos.”

Thanatos:“Solitamente qualcuno si presenta in sala prove con qualche riff e poi da li ci si costruisce sopra tutta la canzone,la linea vocale é solitamente l'ultima cosa,a volte poi i testi sono venuti prima della canzone stessa,ma devo ammettere che il grosso del lavoro lo fanno gli altri,io mi limito a dare dei suggerimenti,i nostri pezzi alla fine nascono dalla mente di cinque persone.”


Secondo voi quali sono i vostri punti di forza e quali invece le cose che dovete migliorare?

Agatunet:“Ho sempre pensato che alla base di un buon gruppo deve esserci sintonia, addirittura forse prima ancora di saper fare della buona musica, e questo per fortuna in Hybris c'è..Quando siamo in sala prove, e anche fuori, questo legame lo avverto, e ti dico la verità; trovare questo è molto molto difficile.. Non ci abbiamo lavorato poco. Questo ci permette di lavorare bene insieme, senza competizione, senza voglia di voler emergere sugli altri.. siamo tutti al pari, tutti con la voglia di migliorarsi.. La cosa su cui dobbiamo lavorare bene è sicuramente l’impronta live.. Abbiamo ancora tanta strada da fare, scioglierci di più sul palco.. D’altronde abbiamo suonato quasi sempre in casa a parte qualche trasferta, credo che nel momento in cui riusciremo a 'evadere' un po' trarremo i primi risultati!”

Meim:“Punto di forza è la varietà delle composizioni, la sperimentazione, sempre comunque circoscritta all'ambito black metal. Non si parla comunque di black classico, questo va detto: i pezzi piatti non mi piacciono. Amo sorprendere. Cose da migliorare ce ne sono molte, a cominciare dalla presenza scenica. Dobbiamo scioglierci di più sul palco, e in questo senso penso che la birra aiuti molto. Dico sul serio, mica cazzate. La gente si deve divertire ai concerti, e quando sei sul palco la devi far divertire. Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se il pubblico non si diverte chi cazzo torna a vederti?”

Thanatos:“Qui credo di discostarmi un pochino dall'opinione dei miei compagni,sicuramente c'é ancora molto da migliorare,siamo un gruppo ancora giovane e di strada ne abbiamo davanti ancora tanta,credo però che nell'ultimo anno siamo migliorati moltissimo,soprattutto a livello live,questo indubbiamente anche grazie ad una formazione finalmente stabile,i continui cambi di line up non hanno infatti fino ad ora permesso di poter andare avanti nel progetto.”


Quanto conta per voi suonare dal vivo?Cosa bisogna aspettarsi da un vostro concerto?

Meim:“Suonare dal vivo è tutto. Un gruppo senza live è come una birra senza schiuma: fa schifo. Cosa aspettarsi da noi? Come sempre era, e come sempre sarà: un gruppo di stronzi che sputano sudore e sangue, che danno il mille e per mille, che suonano a cento all'ora e vi tritano quel cazzo di cervello. Serve altro?”

Agatunet:“I live sono importanti.. Sono essenziali per il gruppo che riesce così a esprimersi faccia a faccia con l’ ascoltatore e adularlo nel mondo in cui cerca di renderlo partecipe.. Questo bisogna aspettarsi da un buon live secondo me.. Adulazione e coinvolgimento”

Thanatos:“Personalmente penso che a livello sonoro molti dei nostri pezzi rendano meglio in ambito live piuttosto che su disco,il rovescio della medaglia é che invece alcuni pezzi,magari leggermente più complessi dal vivo non rendano come dovrebbero,oltretutto abbiamo quasi sempre dovuto combattere con suoni decisamente inadeguati”


Qual è la vostra opinione riguardo alla scena metal italiana?Ci sono gruppi che seguite con particolare interesse?

Agatunet:“Purtroppo l underground sta morendo..La colpa non è dei gruppi.. Ma la gente non si muove più.. La pigrizia sta uccidendo la scena, e in Italia (almeno per quanto riguarda la nostra città) non ha più molto senso suonare secondo me.. E’ una constatazione che ho appurato ai concerti, non solo i nostri.. Appena il lavoro me lo permette vado volentieri a concerti underground non necessariamente black;di musicisti che come noi hanno piacere a suonare dal vivo anche se di feed back dall’altra parte come dicevo prima non ce n'è molto..Stimo Vidhar, Sturmkaiser e i Draugr, Blackosphere e Lamento Lugubre, Human Dirge, insomma tutti progetti tra le mura capitoline e poco fuori, se potessi evaderei volentieri altrove a cibarmi di buon underground italiano!”

Thanatos:“Ritengo che attualmente la scena metal italiana sia una delle più prolifiche,soprattutto in ambito underground,il problema vero é il pubblico che spesso non supporta adeguatamente le band emergenti,e questo ovviamente incide notevolmente sugli spazi che i locali mettono a disposizione dei gruppi.”
 
Meim:“Premettendo che non ascolto metal da mesi, il metal in Italia ha le gambe tagliate. E non dai discografici, non dalle major, non dal sistema: dalla gente. La gente non ha voglia di muovere il culo per supportare la scena. Quando c'è un concerto di qualche gruppo indipendente ciascuno ha una buona scusa per non andarci: i soldi, la distanza, la ragazza, il lavoro. Vaffanculo. La gente vuole la vita comoda, e non ha capito un cazzo di come funziona il rock'n'roll: è un "do ut des", i gruppi senza la gente non sono nulla. Finché la gente non lo capirà, il metal in Italia non decollerà. E io non credo che lo farà mai. Gruppi italiani? Anni fa apprezzai moltissimo (e li apprezzo ancora) il primo dei Maldoror e l'album del Crown Of Autumn. Perle insuperate. Cito i Necrodeath, gente che ha ancora voglia di spaccare il culo, gli Ancient Dome con i loro capolavori thrash, i Node. I Kult di Como sono fantastici. Poi vabbè, io citerò sempre le Pornoriviste, ma questa è un'altra storia.”
 
 
Rivolgendo uno sguardo al vostro futuro,quali sono gli obiettivi che volete centrare?
 
Thanatos:“Sicuramente il prossimo obbiettivo é la realizzazione del nostro secondo lavoro,una cosa che stiamo rimandando da parecchio tempo,fondamentalmente per motivi economici,ma che al momento rappresenta l'obbiettivo primario,una label sicuramente aiuterebbe in questi casi,ma si sa che in questo paese il metal non é che sia la priorità per le case discografiche.”
 
Agatunet:“Riuscire a crescere ed evolversi.. Riuscendo a mantenere il filo conduttore che c'era dall’inizio.. Non un cambiamento radicale; riuscire a creare qualcosa che racchiuda quello che c era prima ma più cresciuto e amalgamato al nuovo.. Ma questo non posso prevederlo, bisogna solo attendere cosa uscirà, quello che il percorso ci porta, spero questo!”

Meim:“Suonare, suonare, suonare. Concerti, pogo, gente che si sfracella sotto al palco. Tanto i soldi col black metal non li faremo mai, a parte il classico rimborso spese, con birra e pizza. E il mondo non si cambia. Tanto vale far casino, no?”


Bene ragazzi,siamo giunti alla fine!Vi ringrazio per la piacevole chiacchierata,concludete l’intervista a vostro piacimento!

Agatunet:“Spero di non aver annoiato, ti ringrazio per lo spazio concessoci!!”

Thanatos:“Speriamo di poter suonare al più presto in diverse parti d'Italia per far conoscere la nostra musica a più persone possibile.”

Meim:“Uomini: offriteci da bere, e possibilmente anche da fumare. Donne: datecela. Mi sembra di aver detto tutto, no?”
 
 
 
Manuel Palombi







lunedì 15 novembre 2010

Recensione: Blacken - Il declino della società moderna



Genere: Black

Uscita: 2010 / Selfreleased

Tipo: Demo

Blacken è il progetto solista di Dave dei Deadly Carnage. "Il declino della società moderna" ci mostra l'ennesimo lato oscuro del Nostro: una base depressive black con forti richiami al Drone e all'Ambient, immaginatevi Xasthur e i SunnO))) insieme (si è già successo ma Malefic fungeva da special guest alla voce). Il prodotto presenta pregi e difetti, sicuramente l'obiettivo principale è quello di disturbare l'ascoltatore creando un senso di asfissia e soffocamento. In questo il buon Dave ci riesce perfettamente ma la pecca principale è quella forse di essere monotono in alcuni punti e di non avere una produzione ben azzeccata (non che sia registrato male ma si può sempre far meglio), però essendo alla prima uscita si riuscirà a migliorare questi piccoli dettagli. Per concludere il lavoro è abbastanza "godibile" per gli amanti di questo genere, per chi ama distruggersi i neuroni ogni tanto come il sottoscritto. Per chi fosse interessato all'ascolto, il ragazzo ha messo tutta la demo ascoltabile su youtube ( http://www.youtube.com/user/dafolletto questo è il canale).
I 4 brani non hanno titolo quindi non posterò la tracklist del prodotto.

VOTO: 6.5/10

Salvo "S."

MySpace: http://www.myspace.com/400643770 (MySpace di Dave)

sabato 13 novembre 2010

Recensione: Viscera/// - 2 As Zeitgeist Becomes Profusion of the I



Genere: Post Metal

Uscita: 2010 / ConSouling Sounds
Tipo: Full-length

Nuovo disco da parte dei Viscera/// che si divide in 4 tracce per una quarantina di minuti di musica (10 minuti a canzone di media quindi).La prima canzone parte con un riff abbastanza doom per poi svilupparsi con l'entrata della voce pulita e con un finale strumentale. La seconda traccia presenta un incipit di derivazione tooliana, sempre con l'innesto della voce pulita, a volte sembra veramente di ascoltare la band americana considerando anche l'impostazione vocale del cantante.Poi il tutto sembra interrompersi per poi ripartire con una sfuriata grind di rara potenza che ci ricorda il passato della band e il loro background musicale, violenza che piano piano svanisce in un finale intenso (pensiamo a Panopticon degli Isis vagamente). La seconda parte del full è molto più estrema, predominano lo scream e la batteria si rende aggressiva grazie agli attacchi di doppia cassa e di blastbeat con l'aggiunta di parti ambient/drone, rappresentando la quiete dopo la tempesta.
Nel terzo brano è d'obbligo menzionare il finale con lo scream acido e potente e la conclusione con un sample tratta dall'intro di un film che ne aumenta l'atmosfera apocalittica e nera. L'ultimo brano, nei suoi 14 minuti, mostra praticamente tutte le potenzialità della band con il finale che rifà ancora all'ambient/drone giusto per chiudere questo viaggio infernale. Disco che rappresenta un vero gioiello dell'avanguardia musicale.

VOTO: 8/10

Tracklist

1. Ballad Of Barry L.

2. Hands In Gold

3. Um ad-Dunia

4. They Feel Like Co


Matteo "Marciottide"

lunedì 8 novembre 2010

Recensione: Stillness Blade - Break of the Second Seal - The Eternal Damnation



Genere: Death

Uscita: 2010 / Punishment 18 Records

Tipo: Full-length

Il nostro paese continua a sfornare ottime band in campo estremo. In questa branchia di gruppi ci sono sicuramente i salentini Stillness Blade che con questo "Break of the Second Seal" entrano di diritto nella mia personale chart di fine anno.  I Nostri ci massacrano i pochi neuroni rimasti con un brutal death tecnico ma che mai si va a perdere negli inutili virtuosismi e assoli (di band così ne posso elencare a priori). Dunque i punti da anallizare sono vari, abbiamo iniziato dalla tecnica:  riprendono le lezioni offerte gentilmente dagli Origin, Suffocation e i Cephalic Carnage di "Lucid Interval" (il brutal è un genere fine a se stesso, non esiste l'innovazione, o sei bravo a farlo o niente) e le riportano in modo proporzionale su disco senza creare miscugli inutili. Secondo punto: la batteria... Quanto conta l'apporto tecnico del batterista in un genere così? Chiedetelo ad Antonio Donadeo, il session drummer per questo disco, che ha suonato con Undertakers e con degli sconosciuti chiamati Vital Remains. Passaggi complicati si ma perfetti, che si incastrano nel modo migliore con gli altri strumenti. Ultimo punto, produzione: non perfetta bisogna dirlo ma grezza fino al punto giusto, riesce a mantenere il full sugli stessi schemi, rozzo, old school e violento senza cadere nelle inutili modernità. Una band da tenere sott'occhio e un full da ascoltare assolutamente per gli amanti della violenza.

VOTO: 8/10

Tracklist

1. Path of Damnation - Break of the Second Seal

2. Napalm Rain

3. Chains of Damnation

4. Black Aura Shadow

5. Materialistic Suffocation

6. Stock of Vengeance

7. Sadistic Flesh Pleasure

8. Ascension of Seven Blades - Sorrow Descends


Salvo "S."

Intervista a: Daemusinem

I torinesi Daemusinem rappresentano una delle più grandi realtà del panorama estremo italiani. Dopo 10 anni di attività i Nostri sono ancora più incazzati di prima pronti per devastare le nostre orecchie, qui abbiamo il resoconto di un'intervista "face to face" via MSN.



A 2 anni dall'uscita del vostro ultimo disco "Diabolical Carnage" quali son stati i risultati ottenuti potete ritenervi soddisfatti da questo disco?
Purtroppo l'album è uscito durante un periodo molto difficile per la band, causa difficili rapporti con i vecchi membri, perciò dopo la pubblicazione dell'album e il relativo release party la band è rimasta ferma per circa un anno senza la possibilità di suonare dal vivo. Questo ha portato ad una scarsa pubblicizzazione del disco anche perchè nell'underground le date live sono inportantissime per farsi notare. Il nome è girato poco in Italia e all'estero e le vendite del disco non sono andate bene dalle nostre parti..ora che abbiamo finalmente una formazione nuova e motivata a fare bene  credo che riusciremo a far conoscere le nostre capacità.

Questo è certo anche perchè conoscendovi molto bene so che la dimensione live è quella più adatta a degli animali da palco come voi, sono sicuro che riuscirete a farvi sentire in futuro. Avete qualche progetto in uscita nell'immediato futuro? Cosa possiamo aspettarci da questi "nuovi" Daemusinem ?
In questi 2 anni il sound è cambiato parecchio eliminando definitivamente le sonorità black metal presenti nelle vecchie composizioni e dedicandoci completamente a quelle death. Abbiamo modernizzato molto il sound senza però allontanarci troppo dalla vena oldschool che ci caratterizzava. Ora siamo al lavoro su una nuova registrazione; in principio doveva essere solo una demo promozionale ma abbimo deciso di investire un po' più di tempo e creare un vero e proprio minicd di 5 pezzi da poter commercializzare. Pensiamo che il nostro nuovo lavoro potrà accontentare gli amanti della vecchia e della attuale scena death brutal. Siamo in contatto con alcune etichette del genere, credo che questo mini ci rilancerà sicuramente nella scena soprattutto per la possibilità di portarlo live in Italia e all'estero..abbiamo molto in programma.

Quindi i Daemusinem ritornano col botto!e direi finalmente non vedo l'ora di essere a pogare sotto il palco e soprattutto di sentire i nuovi pezzi li proporrete in sede live o aspetterete l'uscita del mini cd?
2 pezzi li abbiamo proposti live già diverse volte, gli altri 3 inizieremo a proporli nelle prime date live che faremo.. La gente si aspetta sempre qualcosa di nuovo soprattutto dal vivo.

Quindi si potra godere di un concerto ben variegato tra vecchio e nuovo sound Daemusinem e sul lato delle cover?
In un paio di occasioni abbiamo proposto una cover "Wings" dei Vader, molto apprezzata dal pubblico. Per ora non abbiamo ancora deciso se riproporla o fare qualcosa di nuovo.

Io proporrei un pezzo degli Slayer ahahahah
ah ah ah! Abbiamo alcune idee, magari per fare una registrazione ufficiale, ma per ora rimangono ipotesi.

Tornando al vostro mini cd quanto ha influito la nuova formazione nella composizione dei brani?
I brani che stiamo registrando sono principalemte frutto di Patrick (chintarrista fondatore). Il nostro nuovo drummer Luca ha la capacità di riprodurli in maniera ottimale dandogli la botta di cui avevano bisogno e il nuovo chitarrista Paolo lo stesso. L'arrangiamento dei brani è una cosa di cui ci occupiamo tutti assieme in sala, tutti dicono la propria e i pezzi raggiungono così la loro completezza. Siamo tutti entusiasti dell'affiatamento di questo gruppo.

Direi che ve lo meritate senza nulla togliere ai vecchi membri vi auguro una lunga longevità e di fare molto altro l potenzialità ce le avete e son sicuro che tutti coloro che hanno ascoltato diabolical carnage sanno quello che dico cazzo sembro la vostar groupie porcoddio! Tutti comunque con alle spalle o ancora altre band all'attivo nella scena torinese cosa mi vuoi dire riguardo la scena piemontese?
Ci sono mote band valide in piemonte, alcune delle quali già affacciate al panorama mondiale con grande successo...ed escono giovani con grandi potenzialità tecniche e voglia di fare.. credo che il Piemonte continuerà ad offrire nel tempo buona qualità a livello musicale come ha sempre fatto negli anni passati.

Concordo pienamente in piemonte possiamo vantare una vasta scena metal partendo dal thrash passando al death brutal grind e black metal beh penso di averti rubato fin troppo tempo grazie per la pazienza lascio a te la parola per un saluto. Ci vediamo la prossima settimana al Fabrick per il festival di cui non ricordo il nome ahah ( lo so son pessimo)
Ringrazio te e Moa Webzine per l'intervista..a presto! 666


Intervista a cura di Gianluca Lopez